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Come posso modellare un controvento in aste a comportamento monolatero?

Nelle strutture non è infrequente l’utilizzo di elementi di controvento costituiti da diagonali incrociate reagenti a sola trazione (es. Croci di S.Andrea in acciaio) ovvero a sola compressione (es. effetto dei tamponamenti in laterizio inseriti all’interno di maglie intelaiate in c.a. o acciaio).
Il comportamento di tali elementi è evidentemente NON lineare, e pertanto per coglierlo in maniera corretta sarebbe necessario fare ricorso ad un solutore NON lineare, con i conseguenti svantaggi in termini di richiesta dei dati ed utilizzo dei risultati. Infatti, non essendo applicabile il principio di sovrapposizione degli effetti, è necessario indicare in fase di input le combinazioni FISSE da calcolare, e non è poi possibile in fase di post-processamento dei risultati utilizzare le procedure d’inviluppo. Inoltre l’analisi dinamica multimodale a spettro di risposta (metodo di riferimento per l’analisi sismica) è un’analisi LINEARE, e non può tenere conto di tale comportamento degli elementi.
Esistono numerosi approcci per affrontare il problema rimanendo nel campo dell’analisi lineare: se ne propone uno, senza con questo intendere essere esaustivi, né tantomeno “imporre” una soluzione piuttosto di un’altra.
Si inseriscano nel modello di calcolo entrambe le diagonali con la loro sezione reale (o equivalente nel caso dei puntoni di tamponatura, vd. Circ.10/04/1997). Si definisca per esse un materiale con modulo elastico dimezzato: in tal modo la rigidezza della croce per le azioni orizzontali è uguale a quella della singola diagonale tesa/compressa con modulo elastico “intero”, e la variazione di azione assiale in travi e pilastri è “ripartita” tra i due lati del campo controventato.
Nella realtà l’azione assiale varia nella sola colonna di valle (se diagonali tese, con compressione della colonna e della trave) o di monte (se diagonali compresse, con trazione della colonna e trave scarica) rispetto al verso di ingresso dell’azione orizzontale, tuttavia vista l’inversione del verso dell’azione orizzontale l’errore viene contenuto. Operando in questo modo il comportamento “globale” della struttura in condizioni sismiche è considerato in maniera adeguatamente approssimata. Lo stato di sollecitazione nelle diagonali prevedrà trazione in una diagonale e compressione nell’altra: per determinare la reale azione di progetto per la singola diagonale attiva, a valle del calcolo si sommeranno le azioni assiali nelle due diagonali in valore assoluto, e le si affideranno interamente alla sola diagonale attiva, considerando contestualmente l’eventuale area netta nei giunti (c.s.a. metalliche).

 

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